
Una trama lunga 34.000 anni
La storia dell’uomo è costellata di scintille d’innovazione che ne hanno cambiato per sempre il corso. Sappiamo che fin dagli albori, in tutti i settori, gli uomini hanno sempre cercato nuove soluzioni per migliorare le loro condizioni di vita.
Nel caso dei tessuti, ripercorrerne a ritroso la storia è un’operazione complessa, perché molti dei reperti che avrebbero potuto guidarci sono andati perduti.
Dopo lunghe ricerche, oggi sappiamo che il tessuto più antico trovato finora ha più di 34.000 anni e ci racconta una storia inaspettata.
Spesso pensando alla preistoria abbiamo un’idea romanzata dei nostri antenati, ma grazie a questo frammento di tessuto, ritrovato in Georgia nel 2009, sappiamo che già allora i nostri avi erano in grado di tessere e tingere varie fibre vegetali.
Questo ritrovamento, per esempio, ci racconta le loro necessità, la loro propensione per abiti traspiranti, in grado di accompagnarli nelle loro mansioni quotidiane, al posto di pellicce ingombranti e scomode.
Già allora gli uomini avevano scoperto il valore dell’innovazione in grado di rendere più semplice la loro quotidianità, attraverso dei tessuti adatti alle loro esigenze.
Secoli dopo il nostro obiettivo non è cambiato.
Il filo che porta dalla grotta di Dzudzuana fino a noi è fatto di un’inesauribile passione e curiosità.
A partire da questo mese vogliamo omaggiare questa passione e la storia del tessuti, ripercorrendone alcuni dei momenti di più grande innovazione, momenti che hanno cambiato la storia di un settore e la vita di tutti noi.
Sui nostri canali social, troverete dei nuovi video per rivivere alcuni di questi momenti. Siamo felici di invitarvi in questo affascinante viaggio per scrivere insieme il futuro del tessuto.